sabato 16 marzo 2024
Advocacy 'The Path Of Decoherence' - Prog metal a cinque stelle
lunedì 11 marzo 2024
Bruce Dickinson - Mandrake Project - Una piacevole delusione
Il nuovo album di Bruce Dickinson, "Mandrake Project", è una piacevole delusione.
È una delusione perché una campagna di marketing molto ben architettata aveva creato aspettative per un "Chemical Wedding II", mentre in "Mandrake" solo due canzoni, "Afterglow of Ragnarok" e "Eternity Has Failed", vanno davvero in questa direzione.
In realtà si tratta di un disco composto da una serie di brani piuttosto eterogenea, composti in un arco temporale di oltre 20 anni, e somiglia più a una raccolta di b side di lusso che a un lp organico.
Non mi soddisfano le parti di batteria di Moreno, che trovo spesso piatte e prevedibili (provate a pensare a come un Cozy Powell o un Vinnie Appice avrebbero valorizzato certi passaggi).
Non mi entusiasma nemmeno il modo in cui Roy Z suona il basso, ugualmente piatto.
Bruce è grandioso e i brani sono buoni: per questo la delusione è piuttosto piacevole. Spesso però (a parte "Eternity" e poco altro) le tracce lasciano un senso di incompiuto o poco rifinito. E in fondo "Chemical Wedding II" esiste già e si chiama "Tiranny of Souls" (2005). Un album da riscoprire
mercoledì 6 marzo 2024
GIACOMO MATTEOTTI E LE FAKE NEWS PARTE I
GIACOMO MATTEOTTI E LE FAKE NEWS PARTE I
GIACOMO MATTEOTTI: IL CAPITALISMO COLPITO NELLA BORSA DIVENTA UNA BESTIA FEROCE
"Quando la libertà economica giovava alla classe borghese perché il proletariato non era organizzato, allora si esaltava la libertà, e si diceva che era la panacea di tutti i mali: oggi che il proletariato, per mezzo della libertà e delle proprie forme di organizzazione, intacca i profitti capitalistici, la libertà viene negata e viene proclamata la violenza contro di essa. [...] il fascismo nasce e si sviluppa dove il capitalismo viene intaccato. Il capitalismo aggredito nella borsa diventa una bestia feroce!".
venerdì 9 febbraio 2024
Anniversari e Funerali. Riva e De André fuori dal recinto del politicamente corretto
giovedì 24 agosto 2023
Enrico Ruggeri ad Escalaplano. Siamo quello che siamo. Sono quello che sono
Martedì 15 agosto. Quartu Sant'Elena. 19.30
Faccio il pieno. Direzione Ballao. Tornanti su tornanti.
Alle 21 circa arrivo a Escalaplano. In piazza Sedda suona il Rouge.
Il concerto comincia alle 22.30. "Non sparate sul cantante".
La formazione è ben rodata. La voce è in risalita.
La scaletta è equilibrata fra vecchi classici, brani da "La Rivoluzione" (2022) e pezzi outsider.
24.20
Ne è valsa la pena. Bevo un energy drink ad alto tasso di caffeina.
Si torna a casa.
Domani si lavora.
Che ne sarà di noi?
venerdì 31 marzo 2023
Tempeste nell’economia mondiale di Livio Maitan
In occasione dei cento anni dalla nascita di Livio Maitan, pubblico questa breve scheda pubblicata un tempo su un altro sito (e poi rimossa).
“Tempeste
nell’economia mondiale” è un libro pubblicato da Livio
Maitan all’inizio del 1998 nel momento più acuto della crisi delle Tigri
Asiatiche, le economie emergenti dell’estremo oriente: Tailandia, Malaysia,
Indonesia, Corea del Sud e Filippine. Nel libro, Maitan ripercorre lo
sviluppo dell’economia mondiale dal boom degli anni Cinquanta
all’internazionalizzazione economica, con analisi approfondite dedicate
all’Unione Europea, agli Stati Uniti e alle tendenze in Asia. L’autore
ricostruisce le tendenze mondiali di fondo alla concentrazione e alla
centralizzazione del capitale, con il rigore analitico proprio del marxismo
rivoluzionario per arrivare, infine, a tracciare alcune riflessioni per una
alternativa anticapitalistica.
Di particolare interesse sono i capitoli dedicati alle cause della cosiddetta finanziarizzazione dell’economia, all’analisi marxiana delle innovazioni tecnologiche e al carattere ciclico dell’economia capitalistica, fra crisi congiunturali, onde lunghe e ristagno prolungato.
Il
libro include, inoltre, utili appendici con citazioni di passaggi chiave di
Lenin, Gramsci, Mandel, Marx e Trotskij.
Dall’introduzione:
“Dissentiamo da quanti sfumano il carattere intrinsecamente
ciclico dell’economia capitalista e non vedono nelle vicende cicliche, di breve
o di lunga durata, la chiave di interpretazione della dinamica complessiva
anche degli ultimi decenni”. “…è difficile negare che l’individuazione
della tendenza alla concentrazione del capitale sia un asse centrale
dell’interpretazione marxiana come lo è la definizione del carattere ciclico
dell’economia”.
“Le classi dominanti, mentre si servono di mezzi di
comunicazione dozzinali e crudamente mistificatori a uso del popolo sovrano, si
dotano di strumenti ben più sofisticati per la propria formazione e per
l’educazione dei propri quadri. L’èlite dei lettori, che accede ai fogli
economici specializzati, ha bisogno di sapere come vadano realmente le cose e
cosa si possa ragionevolmente prevedere non per civetteria intellettuale ma per
regolarsi negli affari: non tollererebbe di essere trattata come oggetto di
propaganda. E se un’analisi viene condotta con rigore, staremmo per dire
materialistico, può approdare a conclusioni analoghe a quelle di chi parta da
un punto di vista diametralmente opposto e tragga opposte conclusioni dal punto
di vista socio-politico”. (Livio Maitan, Tempeste nell’economia mondiale, 1998,
introduzione)