sabato 16 marzo 2024

Advocacy 'The Path Of Decoherence' - Prog metal a cinque stelle


La lunga attesa e i sacrifici sono stati ripagati. A nove anni dal primo ep ‘Geophobia’ (2015), i danesi Advocacy arrivano finalmente alla pubblicazione del primo lp. ‘The Path Of Decoherence’ è una gemma del prog metal: un album dal valore assoluto sia dal punto di vista della tecnica strumentale che della composizione. Se l’influenza primaria della band appaiono i Dream Theater, quelli della freschezza innovativa di ‘Images And Words’, la band di Aarhus accantona momenti solari e ritornelli orecchiabili per puntare tutto sulla costruzione di melodie ipnotiche e atmosfere meditative. Nella band, che opta per la formazione a due chitarre con qualche inserto tastieristico, gioca un ruolo la chiave la voce malinconica di Soren Kjeldsen, fra l’altro coprotagonista di spettacolari evoluzioni alle sei corde. 


lunedì 11 marzo 2024

Bruce Dickinson - Mandrake Project - Una piacevole delusione

Il nuovo album di Bruce Dickinson, "Mandrake Project", è una piacevole delusione.

È una delusione perché una campagna di marketing molto ben architettata aveva creato aspettative per un "Chemical Wedding II", mentre in "Mandrake" solo due canzoni, "Afterglow of Ragnarok" e "Eternity Has Failed", vanno davvero in questa direzione.

In realtà si tratta di un disco composto da una serie di brani piuttosto eterogenea, composti in un arco temporale di oltre 20 anni, e somiglia più a una raccolta di b side di lusso che a un lp organico.


Non mi soddisfano le parti di batteria di Moreno, che trovo spesso piatte e prevedibili (provate a pensare a come un Cozy Powell o un Vinnie Appice avrebbero valorizzato certi passaggi).

Non mi entusiasma nemmeno il modo in cui Roy Z suona il basso, ugualmente piatto.

Bruce è grandioso e i brani sono buoni: per questo la delusione è piuttosto piacevole. Spesso però (a parte "Eternity" e poco altro) le tracce lasciano un senso di incompiuto o poco rifinito. E in fondo "Chemical Wedding II" esiste già e si chiama "Tiranny of Souls" (2005). Un album da riscoprire

mercoledì 6 marzo 2024

GIACOMO MATTEOTTI E LE FAKE NEWS PARTE I

 GIACOMO MATTEOTTI E LE FAKE NEWS PARTE I

"Quando, una ventina di giorni fa, un fascista, di notte, ferisce tre socialisti perfettamente inermi, come risulta dai rapporti delle autorità, e ferisce gravemente anche uno dei suoi stessi compagni, i giornali come raccontano l'episodio? Così: CONFLITTO FRA FASCISTI E SOCIALISTI A ROVIGO. FURONO SPARATE (da chi? Non si sa!) DELLE REVOLVERATE; RIMASERO FERITI TRE SOCIALISTI ED UN FASCISTA. E il lettore serba così impressioni perfettamente false della situazione di fatto".
DAL DISCORSO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
31 GENNAIO 1921

GIACOMO MATTEOTTI: IL CAPITALISMO COLPITO NELLA BORSA DIVENTA UNA BESTIA FEROCE


"Quando la libertà economica giovava alla classe borghese perché il proletariato non era organizzato, allora si esaltava la libertà, e si diceva che era la panacea di tutti i mali: oggi che il proletariato, per mezzo della libertà e delle proprie forme di organizzazione, intacca i profitti capitalistici, la libertà viene negata e viene proclamata la violenza contro di essa. [...] il fascismo nasce e si sviluppa dove
il capitalismo viene intaccato. Il capitalismo aggredito nella borsa diventa una bestia feroce!".

Giacomo Matteotti, discorso alla Camera dei Deputati, 31 gennaio 1921

venerdì 9 febbraio 2024

Anniversari e Funerali. Riva e De André fuori dal recinto del politicamente corretto

 

Sono passati 25 anni dalla morte di Fabrizio De Andrè e nelle scorse settimane ci ha lasciato Gigi Riva.
Riva e De Andrè, che si ammiravano a vicenda, hanno avuto un rapporto molto stretto con la Sardegna: un rapporto che non può essere confinato nel recinto del politicamente corretto.
"La mia adesione al separatismo sardo dipende dal fatto che io credo nell'autodeterminazione dei popoli e per quanto riguarda il Mediterraneo occidentale credo che pochi popoli possono considerarsi tali come quello sardo". Così disse De Andrè al Tg di Videolina, nei primi anni '80. Il servizio è stato diffuso dal canale telegram di Spazio '70.
"E' arrivato il momento di dir di no. No, perché noi abbiamo l'obbligo di lasciare ai nostri figli e ai nipotini la Sardegna che noi abbiam trovato. Tu devi sapere che la Sardegna fra basi militari e nucleari ha il 60% della distribuzione globale di tutta Italia [...] il resto è distribuito in tutta Italia. Con la scusa e con la strumentalizzazione dei posti di lavoro si fa un po' quello che si vuole della Sardegna e io non lo trovo giusto. Io penso che il sardo abbia diritto ad un posto di lavoro normale come un altro". Frasi tratte da un'intervista di Riva a Red Ronnie, registrata nei primi anni 2000. Il colloquio, registrato a casa di Andrea Parodi, si trova facilmente su youtube.

giovedì 24 agosto 2023

Enrico Ruggeri ad Escalaplano. Siamo quello che siamo. Sono quello che sono

 Martedì 15 agosto. Quartu Sant'Elena. 19.30

Faccio il pieno. Direzione Ballao. Tornanti su tornanti.

Alle 21 circa arrivo a Escalaplano. In piazza Sedda suona il Rouge.


Il concerto comincia alle 22.30. "Non sparate sul cantante".

La formazione è ben rodata. La voce è in risalita.

La scaletta è equilibrata fra vecchi classici, brani da "La Rivoluzione" (2022) e pezzi outsider.

24.20

Ne è valsa la pena. Bevo un energy drink ad alto tasso di caffeina.

Si torna a casa.

Domani si lavora.

Che ne sarà di noi?

venerdì 31 marzo 2023

Tempeste nell’economia mondiale di Livio Maitan

 

In occasione dei cento anni dalla nascita di Livio Maitan, pubblico questa breve scheda pubblicata un tempo su un altro sito (e poi rimossa). 

“Tempeste nell’economia mondiale” è un libro pubblicato da Livio Maitan all’inizio del 1998 nel momento più acuto della crisi delle Tigri Asiatiche, le economie emergenti dell’estremo oriente: Tailandia, Malaysia, Indonesia, Corea del Sud e Filippine.  Nel libro, Maitan ripercorre lo sviluppo dell’economia mondiale dal boom degli anni Cinquanta all’internazionalizzazione economica, con analisi approfondite dedicate all’Unione Europea, agli Stati Uniti e alle tendenze in Asia. L’autore ricostruisce le tendenze mondiali di fondo alla concentrazione e alla centralizzazione del capitale, con il rigore analitico proprio del marxismo rivoluzionario per arrivare, infine, a tracciare alcune riflessioni per una alternativa anticapitalistica.


Di particolare interesse sono i capitoli dedicati alle cause della cosiddetta finanziarizzazione dell’economia, all’analisi marxiana delle innovazioni tecnologiche e al carattere ciclico dell’economia capitalistica, fra crisi congiunturali, onde lunghe e ristagno prolungato.

Il libro include, inoltre, utili appendici con citazioni di passaggi chiave di Lenin, Gramsci, Mandel, Marx e Trotskij.

 Dall’introduzione:

“Dissentiamo da quanti sfumano il carattere intrinsecamente ciclico dell’economia capitalista e non vedono nelle vicende cicliche, di breve o di lunga durata, la chiave di interpretazione della dinamica complessiva anche degli ultimi decenni”.  “…è difficile negare che l’individuazione della tendenza alla concentrazione del capitale sia un asse centrale dell’interpretazione marxiana come lo è la definizione del carattere ciclico dell’economia”.

“Le classi dominanti, mentre si servono di mezzi di comunicazione dozzinali e crudamente mistificatori a uso del popolo sovrano, si dotano di strumenti ben più sofisticati per la propria formazione e per l’educazione dei propri quadri. L’èlite dei lettori, che accede ai fogli economici specializzati, ha bisogno di sapere come vadano realmente le cose e cosa si possa ragionevolmente prevedere non per civetteria intellettuale ma per regolarsi negli affari: non tollererebbe di essere trattata come oggetto di propaganda. E se un’analisi viene condotta con rigore, staremmo per dire materialistico, può approdare a conclusioni analoghe a quelle di chi parta da un punto di vista diametralmente opposto e tragga opposte conclusioni dal punto di vista socio-politico”. (Livio Maitan, Tempeste nell’economia mondiale, 1998, introduzione)